Sei anche tu alle prese con il problema delle muffe da condensa?
Ma perché si forma la muffa nelle nostre case e quali problemi alla salute provoca?
Alcune zone della casa sono più soggette alla formazione di condensa, soprattutto sulle finestre e le pareti perimetrali. La formazione di questa muffa è pericolosa tanto per gli esseri umani che abitano la casa, quanto per la struttura stessa dell’immobile e rientra senza dubbio tra i più rilevanti fattori di disagio e malessere di un contesto abitativo.
Muffa in casa: se la conosci, la eviti
Le muffe sono un tipo di organismi pluricellulari appartenenti al regno dei funghi, capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di miceli: si riproducono per mezzo di spore. Le spore della muffa sono presenti in natura e disperse nell’aria: a volte siamo proprio noi a portarle dentro casa, soprattutto in estate e in autunno, attraverso le scarpe o i vestiti che indossiamo. La muffa tende a svilupparsi più rapidamente con un clima caldo e umido e in luoghi poco illuminati, su oggetti e materiali umidi, in umidificatori o sistemi di condizionamento d’aria non sottoposti a regolare pulizia e manutenzione.
La muffa è un nemico subdolo: spesso inizia in una stanza per poi espandersi rapidamente nel resto della casa. Possiamo trovarla sia nelle case nuove che in quelle ristrutturate di fresco, sia al mare che in città o in campagna. Anche le case ben isolate con cappotto termico e infissi nuovi sono a rischio inquartò il ponte termico la favorisce.
Non è solo un problema estetico: con la muffa in casa si rischia di potersi ammalare seriamente!
È stato dimostrato da diversi studi che l’esposizione alle muffe e all’umidità in casa si associa ad una maggiore presenza di sintomi respiratori, asma e danni funzionali respiratori.
Vediamo insieme quali sono le principali patologie riconducibili alla presenza di muffa e di spore vive disperse in aria:
Conseguenze sulle vie respiratorie
- Allergie respiratorie: le spore possono scatenare reazioni allergiche ed infiammazioni alle vie respiratorie. La reazione allergica respiratoria può manifestarsi con rinite, tosse, raffreddore congiuntivite.
- Rinite allergica: si manifesta come infiammazione e congestione delle vie nasali, irritazione oculare, tosse, stanchezza e mal di testa.
- Asma: è una malattia potenzialmente grave che si manifesta con intensa respirazione e sensazione di soffocamento.
Problemi agli occhi
- Congiuntivite: si manifesta con palpebre rosse ed infiammate e lacrimazione abbondante.
Sintomi dell’ intossicazione da muffa
- Affaticamento fisico: ovvero dolori e rigidità muscolare, dolori alle articolazioni, sensazione di affaticamento, stanchezza e debolezza.
- Dermatiti: problemi dermatologici che comportano desquamazione della pelle, eruzioni cutanee e prurito.
- Difficoltà di concentrazione: è più difficile concentrarsi, con possibili effetti negativi sulla memoria, vertigini e mal di testa.
Riqualificazione energetica in condominio: in quanti casi si creano problemi?
Molti condomìni, approfittando degli incentivi fiscali, hanno fatto interventi di riqualificazione energetica per contenere le spese di riscaldamento/raffrescamento.
Nel 60% dei casi, dopo aver cambiato i serramenti, le abitazioni che sono molto più sigillate e magari poco isolate nei ponti termici, presentando quindi pareti annerite da muffe e condensa.
Aria sana in casa grazie alle piante: è vero?
Sarebbe bello, ma non è così. Le piante non purificano l’aria o meglio, lo fanno ma in una percentuale irrisoria. Non esistono piante mangia-umidità che assorbono l’umidità presente in casa. Le piante non migliorano, né peggiorano l’aria di casa, anche se in qualche caso “mangiano” l’ossigeno presente.
Animali domestici e umidità
Gli animali domestici, come cani e gatti, possono essere altrettanto vulnerabili agli effetti della muffa quanto gli esseri umani. L’esposizione prolungata a queste spore può portare a un indebolimento del sistema immunitario dell’animale, rendendolo più suscettibile a varie malattie.
Come liberarsi della muffa definitivamente?
I trattamenti per eliminare la muffa tolgono solo lo strato superficiale della muffa, ma non rimuovono lo strato presente in profondità nel muro e nemmeno la causa della sua formazione
Per regolare il livello di umidità e quindi ostacolare la formazione della muffa, è indispensabile creare un ricambio d’aria interna che sia adeguato e continuativo. Per un corretto ricambio d’aria è necessario spalancare le finestre almeno una volta all’ora. Questo però non è sempre fattibile, sia a causa della dispersione termica nei mesi più freddi o più caldi, sia a causa dell’ingresso di rumori, insetti e pollini che possono provenire dall’esterno.
Le soluzioni più avanzate demandano il tutto all’automatizzazione: appositi sistemi di ventilazione meccanica controllata sono infatti in grado di immettere sempre aria nuova, in base alle condizioni interne, e di espellere quella esausta, regolando nel contempo umidità, temperatura e qualità ambientale.
Rischio contenzioso legale da muffa
La muffa, oltre a deteriorare le finiture interne (intonaci, arredi ecc.), comporta indirettamente anche una perdita del valore di mercato dell’immobile stesso. I proprietari dovranno vendere o affittare al ribasso. I rischi di contenzioso legale sono alti. Ad esempio se l’edificio è degradato dalla muffa, la legge potrebbe dare ragione a un inquilino che smette di pagare l’affitto.
Inoltre, se si include nel contratto di compravendita la clausola che preserva per cinque anni l’abitazione dai vizi occulti, una futura scoperta di muffa sulle pareti comporterebbe che i lavori di riqualificazione, dovranno essere eseguiti a spese del venditore.
Se invece, la muffa sulle pareti dell’immobile in vendita non era stata in alcun modo nascosta dal venditore, l’acquirente non può essere considerato nella posizione di richiedere la restituzione di una somma di denaro, né il risarcimento del danno.