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La Cedolare Secca cos’è ? Quando conviene?

La cedolare secca è un regime di tassazione alternativo

Si sceglie al posto della tassazione ordinaria ai fini IRPEF  sulle case in affitto e permette dunque di non versare in sede di registrazione e di rinnovo le imposte di bollo e di registro.

Nello specifico la cedolare secca si pone in sostituzione delle imposte che il contribuente avrebbe pagato come titolare dei redditi da fabbricati esposti nel quadro BB del proprio modello Unico, o quadro B nel 730, sulla locazione percepita. 

La scelta della stessa da parte del locatore  (proprietario) deve essere comunicata all’inquilino per mezzo raccomandata. Comporta la rinuncia all’ adeguamento del canone compreso adeguamento ISTAT, ha durata per tutta la durata del contratto anche se il locatore la può revocare ad ogni annualità.

La tassazione prevista con la cedolare secca prevede due aliquote IRPEF 

  • 10% contratti a canone concordato
  • 21% tutti gli altri casi

Entrambe calcolate sul 100% del canone annuo. 

Fatta salva la necessità di consultare il proprio commercialista per valutare l’opportunità della scelta, la convenienza sta nel fatto che normalmente l’aliquota applicata è del 23% sul 95% del canone annuo.  Sostituisce in oltre tutte le addizionali regionali e comunali oltre che come già detto l’imposta di bollo e di registro.

La cedolare secca si versa in due rate con le scadenze e le modalità della denuncia dei redditi.

Nota bene

È applicabile dopo il 2011 a tutti i fabbricati con destinazione d’uso Abitativa quindi inscritti al catasto Urbano con le categorie da A1 a A11 ad eccezione delle categorie A10 cioè uffici e studi professionali.

Non può riguardare : imprese, professionisti, società, altri enti.

-L’Aquilone Immobiliare-